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576. Francesco Sforza al podestà di Castelleone (1452 giugno 28 "apud Trignanum").

Francesco Sforza ordina al podestà di Castelleone di arrestare Roberto da Spoleto, già suo famiglio, che si è portato lì senza sua licenza. Procuri, inoltre, di mettere sotto sequestro tutti i frutti e i beni dellla possessione datagli, avendola ora destinata a un altro famiglio.

Potestati Castrileonis.
Perché Ruberto de Spoleto, che era nostro fameglio, se è partito da nuy senza nostra licentia et intendiamo essere vinuto lì, pertanto ti comandiamo che, recevuta questa, subito lo faci mettere im presone in loco dove sia ben guardato, quale non lassaray senza nostre lettere et spectiale licentia. Simelmente vogliamo providi de far mettere in sequestro tucti li fructi et bene che sonno in sula posessione, quale nuy gli havevemo data per modo che non vadano in sinistro, perchè li havimo donati ad uno altro nostro famiglio, che le merita meglio de luy. Data ut supra.
Cichus.