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587. Francesco Sforza a Giovanni Caymo, commissario di Pizzighettone 1452 luglio 1 "ex castris nostris"

Francesco Sforza ordina a Giovanni Caymo, commissario di Pizzighettone di acchiappare e imprigionare Antonio da Valle da Maleto, famiglio dell'uomo d'arme ducale Giovanni Ungaro, che se ne č fuggito con molta roba del suo patrono.

[ 152v] Iohanni Caymo, commissario Pizleonis.
El strenuo Iohanne Ungaro, nostro homo d'arme, ne ha significato havere receputo grandissimo damno et sconzo per uno suo famiglio, el quale se domanda Antonio da Valle da Maleto, da lui fuzito, per la fuga del quale, dice esso iohanne, havere perduto di molta robba. Per la qual cosa volimo et ti commettimo che, havuta bona informatione de ciņ dal portatore delle presente, cerchi havere in le mano dicto Antonio et lo metti in p(r)esone, non lo relaxando senza nostra licentia. Ex castris nostris felicibus apud Trignanum, die primo iulii 1452.
Ser Iacobus.
Cichus.