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592. Francesco Sforza al comune e gli uomini di Montichiari 1452 luglio 2 "ex castris nostris"

Francesco Sforza dà a intendere al comune e gli uomini di Montichiari di non essersi a loro avvicinato per non danneggiarli, ma li rassicura che che è sempre più signore della campagna e che i Veneziani si vanno sempre più impaludando. Stando così le cose, li esorta a mandare dei loro per accordarsi, avvertendoli che altrimenti dovrebbe muoversi con l'esercito e, si sa, ciò non potrà avvenire "senza grande (loro) danno".

Comuni et hominibus Montis Clari.
Fina al dì presente non ve havimo scripto altro cum opinione de propinquarse a vuy, che pur non havimo facto, non per altro respecto se non per non danizarvi, como quilli che ve amamo et non ne vorissimo far male. Ma adesso, trovandosi nuy essere signori della campagna, come doveti havere inteso et loro pur se vanno continuamente impadulando et non olsano usire de fora, ma non poranno tanto smachare che non gli retrovamo et ve farimo sentire cum effecto che siamo signori della campagna, et non vi bisongna havere dubio veruno de loro. Pertanto vi confortiamo ad mandare alcuni delli vostri per intenderce cum nuy, perchè, non lo facendo, ce bisognaria vinire in là cum lo exercito nostro, che non potrà essere senza grande vostro damno, che ne rencresciria. Ex castris nostris felicibus apud Trignanum, die secundo iulii 1452.
Ser Iacobus.
Cichus.