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600. Francesco Sforza al referendario e al tesoriere di Cremona 1452 luglio 2 ex castris nostris apud Trignanum.

Francesco Sforza, ricordato al referendario e al tesoriere di Cremona che la sua consorte aveva loro scritto invano di dare 140 lire dei denari dei carri per il castello di Milano, esprime la sua delusione per la mancata corresponsione agli "affanni et grande spese" che egli affronta nella lotta con Venezia. Ordina loro di incontrarsi con i deputati agli affari della città e di dare a Galeotto quanto richiesto non accettando nessuna scusa perchè quanto viene ora domandato doveva essere dato già a marzo.

Referendario et thexaurario Cremone.
Ad questi dì fo scriptovi dalla illustrissima nostra consorte che volesti fare dare ad Galeotto da Nardo delli dinari delli carri, quali denno servire al castello nostro de Mediolano, libre cento et quaranta, cioè libre 140, de che, pare, non siano stati pagati. Et questo, segondo havimo inteso da ti, referendario, è proceduto per manchamento delli deputati de Cremona, de che vi dicemo che scrivemo alli dicti deputati che ne maravigliamo assay che non habiano dato forma al pagamento delli dicti dinari, sperando per li affanni et grande spese ne occoreno per respecto della impresa nostra , quale, mediante la rasone et apparati grandi che habiamo, speramo ultimare cum victoria et prestissimo, che ne dovesseno fare subventione de molto miglior adiuto che quello, perchè tutto se fa ad comodo, quiete et perpetua pace et riposo delli popoli et subditi nostri. Sichè (a) volimo siati cum dicti deputati et fati che, remossa ogni exceptione, debiano pagare dicti dinari et che dicto Galeocto sia satisfacto et, non lo facendo fra duy dì, pigliarimo quilli deputati et faremoli 156r mettere in loco che li rencrescerà, et allegando loro difficultà de moria o altro per obviare al dicto pagamento, dicemo che loro dovevano fare dicto pagamento de marzo in (b) qua, che non sono state queste cose et potevalo fare. Ex castris nostris apud Trignanum, die ii iulii 1452.
Ser Iohannes.
Cichus.

(a) segue dicti dinari depennato
(b) in è ripetuto