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607. Francesco Sforza a Manfredo da Forlì 1452 luglio 3 in castris nostris apud Trignnum.
Francesco Sforza informa Manfredo da Forlì, che, causa alcuni sospettati di quella terra manda lì Cristoforo da Cremona, connestabile ducale, con alcuni fanti, ai quali provvederà alloggio senza arrecare danno alla gente del posto. Si intenda con Cristoforo e abbia costante attenzione per quello che avviene lì.
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157r]
Manfredo de Furlivio.
Manfredo, per alcuni suspecti ne sonno posti de quella nostra terra mandiamo lì Christoforo da Cremona, nostro conestabile, presente exhibitore, cum li suoy et alchuni altri fanti, come da luy intenderay. Pertanto volimo che, havuta questa, debbi provedere de allogiamenta alli dicti fanti in quella terra, havendo advertentia de fare in modo che alli homini non sia facto damno nè rencresimento alchuno. Col quale Christoforo te intenderay in ogni cosa, et poni ogni dilligentia et solicitudine alla guardia di quella terra, ita che nè de dì nè de nocte possa sequire alcuno inconveniente nè manchamento perchè de quella terra ne dormemo sopra li ochi toi. Data in castris nostris apud Trignanum, die iii iulii 1452.
Zanetus, hora xx.
Cichus.