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610. Francesco Sforza ad Antonio Trecco, referendario di Cremona 1452 luglio 4 in castris nostris apud Trignanum.

Francesco Sforza chiede ad Antonio Trecco, referendario di Cremona, di fargli avere in prestito, tramite il cancelliere ducale Andrea, per soli sei giorni mille ducati d'oro. Glieli farà restituire da Angelo Simonetta, dal quale aspetta tremila ducati d'oro.

[ 157v.] Antonio Trecho, referendario Cremone.
Mandamo lì ser Andrea, nostro cancellero, presente exhibitore, al quale te caricamo et (a) pregamo vogli dare et numerare in prestito a nostro nome mille ducati d'oro ad ciò che se possiamo adiutarsi in questi nostri occurrenti bisogni per sey dì sollamente, perchè fra quello tempo ti li farimo restituire certamente da Angelo Symonetta, dal quale aspectiamo ch'el ne mandi qua tremilia ducati d'oro, al quale per l'aligato nostro breve, li scrivimo ch'el te facia rendere dicti mille ducati d'oro, ordinandolo con el suo messo che nelli debbe portare, quale passerà per lì. Sichè, per quanto ami il bene nostro, ti caricamo et pregamo non vogli manchare questa volta in farne questo servitio. Et perchè credi questo essere de mente nostra, habiamo sottoscripta la presente de mane nostra propria. Data in castris nostris apud Trignanum. die iiii iulii 1452.
Bonifatius.
Iohannes.(b)

(a) Segue vogli depennato.
(b) Preceduto da Ci depennato.