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616. Francesco Sforza a Manfredo da Forlì 1452 luglio 4 ex Casris apud Trignanum.

Francesco Sforza informa Manfredo da Forlì di aver dato disposizioni al podestà e ufficiale delle bollette di Cremona per i trenta uomini da Pontevico che riceveranno e staranno in città, così circa quelli che desidereranno sistemarsi nel Cremonese. concede che dei trenta uomini summenzionati, due o tre possano, a turno, fare ritorno a casa, ma per soli due o tre giorni. All'altra gente del territorio dà la facoltà di portarsi, con le proprie famiglie e cose, a Cremona o nel Cremonese a loro piacimento, avvisando i connestabili che a loro non si tolga neppure "una strenga", Gli ordina, però, di trattenere da quaranta a cinquanta persone abili a fare la guardia. Vuole, infine, che gli faccia avere la lista degli uomini rimasti a Pontevico, avvertendo che nessuno dia noie alle donne ivi rimaste.

[ 158v] Manfredo de Forlivio.
Manfredo, nuy scrivimo al podestà et officiale dele bullete nostri de Cremona de quelli trenta homini da Pontevico gli mandiamo, quali li receveranno, et quilli voranno stare alla cità, gli poranno stare, cussì quelli voranno stare de fuora nelli luochi del Cremonese. Pertanto ordinaray alli dicti homini che vadano subito via ad trovare et consignarsi al podestà et officiale delle bollete de Cremona. El molinaro, el naranzeno siamo contenti lassi stare lì nela terra, cossì siamo contenti che quando de questi trenta homini volino venire a casa, tu li lassi venire fino a doi o tre et lassine stare lì ad fare et ordinare li fatti soi doi o tre dì per volta, et che poi tornino alli lochi ordinati. Delli altri homeni dela terra, quali volesseno andare ad stare ad Cremona o in Cremonese, volimo li lassi andare come piacerà a loro, havendo advertentia de tenere XL fino in L persone de quella terra, quali siano bone de fare la guardia, ma li altri tucti vadano via con le famiglie et robbe soe, como parirà a loro. Te dicemo bene, si pensi mai fare cose ne sia grata, provedi che deli beni et cose de quelli homini de quella terra, quali se partono non sia tolto nè mosso niente, comandando et ordinando ad quelli conestabili sonno lì, se hano cara la gratia nostra, provedano che per li soi non sia tolto pur una strenga. Et ne manderai poi la lista deli homeni sarano renasti (a) lì ad Pontevico, et perchè ne rendimo certi remanirano lì dele donne et deli putti di quelli anderanno fora, comanda et provedi non gli sia facta molestia alchuna, perchè tucto il caricho saria el tuo. Ex castris apud Trignanum, die iiii iulii 1452.
Cichus.

(a) Così in A.