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623. Francesco Sforza a Giacomo da Camerino Ex castris nostris prope Trignanum die v iulii 1452.

Francesco Sforza scrive a Giacomo da Camerino di sperare che abbia preso tutti i provvedimenti necessari per la sanità di quella città: non avesse ancora fatto ciò, dia disposizioni perchè vi si provveda. Lui(Giacomo) deve partire da Cremona per Bologna, ove avrà da Nicola da Meleto i cinquemila ducati che Cosimo de Medici ha dato. Con la massima discrezione, cautela e prudenza, soprattutto guardingo da chi gli si accompagna(deve portare "ad salvamento...li dicti dinari"), si porti da Bologna a Ferrara, da lì a Mantova e poi a Marcaria o in qualche luogo del Mantovano, ove attenderà ordini dal duca.

Ser Iacobo de Camerino.
Ser Iacomo, siamo certi che alla recevuta de questa tu haveray proveduto alla confermatione de (a) la sanità de quella nostra cità et che gli haveray facto tucto quello che se ricercha , il perchè volimo che domane, die Iovis, de (b) debbi transferire per fino ad Bolongna cum la inclusa nostra lettera, directiva ad uno Nicolao da Meleto, che è lì, in cuy mane el magnifico Cosmo ha mandato ducati cinquemilia et ordinato che li debia pagare ad cuy nuy li mandarimo et scriverimo. Sichè li scrivemo per la dicta inclusa che li debia pagare ad ti, et cussì tu li togliray in nostro nome senza farne alchuna demostratione, imo secretamente. Et havuti che li haveray, volimo che cum essi te ne vadi ad Ferrara et da Ferrara anderay ad Mantoa, de lì, possendo tu condurte a salvamento con qualche bona compagnia fino a M(a)rcharia, o in qualche altro locho lì presso dello illustre signor marchexe de Mantoa, volimo li vadi. Et non te partire de esso locho, ma fa che ne advisi nuy [ 161r] et aspecti la nostra resposta, perchè te advisaremo de quello haveray ad fare, havendo tu, perhò, bona et diligente advertentia che in lo partire tuo da Cremona non faci mentione nè parola cum homo che viva che vadi verso Bolongna nè verso Fiorenza per cosa alchuna, ma mostraray andare per qualche altro tuo facto lì presso Cremona honestamente, et cussì in lo tuo andare da Bolongna ad Ferrara et da Ferrara ad Mantoa et da lì ad Marcharia, o in qualche altro loco, come havimo dicto lì presso, vede cum chi tu te acompagnaray et como tu andaray per via, non facendo alchuna demostratione delle bolze che portaray. Infino faray ogni cosa perchè te conduchi ad salvamento cum li dicti dinari. Et, se per caso alla receputa de questa, non havisti fornito de fare la provisione opportuna alla dicta conservatione della sanità, volimo che tu lassi ordinato lì, per quello modo et via te parerà, che li sia facta subito, et tu, havuta questa, fa che ne advisi della provisione che gli haveray facta et de l'hora che tu te partiray da Cremona per metterte in camino. Et cussì fa che per via tu vadi cum mancho demostratione che tu poy. Ex castris nostris prope Trignanum, die v iulii 1452. Persanctus.
Cichus

(a) Segue quella nosrTa depennato.
(b) Così in A.