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626. Francesco Sforza a Francesco de Giorgiis 1452 luglio 5 es castris nostris apud Trignanum.

Francesco Sforza avvisa Francesco de Giorgiis che due individui del luogo, Filippino Cattaneo e Zanino Padulo si sono portati nel campo nemico. Capitandogli a tiro entrambi, o anche uno di loro, li / lo arresti e stia ben vigile che non abbiano qualche "mala praticha". Quanto a Filippino, costui è stato famiglio di Sagramoro Visconti e gli ha portato via della roba: trovandogliene a sufficienza per riparare il danno, la faccia avere al Sagramoro.

Francisco de Georgiis.
Havimo havuto informatione che Filippino Cataneo et Zanino Padulo, ambiduy de quella nostra terra, et gli hanno moglie et figlioli, sonno andati nel campo delli inimici et credimo non gli siano andati cum veruna bona intentione. Pertanto volimo che, capitando loro o veruno de loro lì, tu gli faci substenere non li relassandoli senza nostra licentia, stando etiamdio advisato et cum li ochi aperti che non menasseno qualche mala praticha. Preterea, perchè Filippino predicto era famiglio de misser Sagramorro Vesconti et gli ha portato via certa sua robba, volimo che trovandose lì tanta della sua robba, che possa satisfare el damno de misser Sacramorro, tu provedi ch'el sia satisfacto. Data, ut supra.
Ser Iacobus.
Cichus.