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635. Francesco Sforza al podestà di Cremona 1452 luglio 7 in castris nostris apud Trignanum.
Francesco Sforza mette sull'avviso il podestà di Cremona che nella notte dei nemici scorreranno per Cremona e per il Cremonese. Faccia in modo che la mattina seguente nessuno esca dalle porte, e procuri che i nemici non facciano danni. Mandi urgentemente a quei di Pizzighettone l'inclusa lettera che dà loro la stessa informazione.
Potestati Cremone.
In questa hora, che è xx, siamo advisati da persona dingna de fede che alchune gente inimiche, che sonno ad Cremona cum altre del campo inimico, questa nocte proxima che vene degono cavalchare et vinire ad Cremona a correre et in lo Cremonese. Et perchè non habiamo alegreza ch'el suo captivo pensiero gli vada ad effecto, volimo che, havuta questa, vuy ordinati in Cremona et per lo Cremonese, che non sia niuno che domatina, per alchuno [
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modo vada fora delle porte, ma che se stia restrecto finchè se veda quello voranno fare li dicti inimici et faci in modo che non se receva damno nè manchamento alchuno. Mandati, volando, la inclusa ad Pizghitone in modo che vada ad salvamento, perchè gli scrivimo de questo facto, et advisatine de ogni cosa come haveriti seguito. Data in castris nostris apud Trignanum, die vii iulii 1452.
Persanctus.
Iohannes.
In simili forma:
Commissario Pizleonis
Commissario Pontisvici
Commissario Senighe.