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667. Francesco Sforza ad Antonio da Trezzo (1452 luglio 13 apud Trignanum).

Francesco Sforza sollecita Antonio da Trezzo a intervenire presso il duca di Modena perchè il parmense Zannino, imprigionato con i suoi a Reggio, venga liberato.

Antonio de Trecio.
Antonio, el pare che in mano delli offitiali de Rezo sia capitato uno Zannino Cravenzano, nostro cictadino parmesiano, bandito d'essa cictà, il qual Zannino et li (a) suoi sonno nostri cari amici et servitori. Pertanto, scrivimo a quello illustre signor ducha pregando la sua signoria voglia perdonarli la vita et farlo liberare, et cusì tu faray con la signoria sua omgni instantia ad ti posibele, perché questo nostro dexiderio sortischa effecto. Ex campo ut supra, data ut supra.
Zanetus.
Iohannes.

(a) li in interlinea.