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670. Francesco Sforza al comune e agli uomini di Pizzighettone (1452 luglio 14 "apud Trignanum").

Francesco Sforza si compiace con il comune e gli uomini di Pizzighettone per quanto hanno operato in ottemperanza degli ordini ducali, e auspica che quello che hanno fatto per la sicurezza del borgo via terra facciano pure via acqua. Ha speranza che la "valorosità" dell'esercito gli consenta di dare loro notizia della "ruina delli ...inimici".

Comuni et hominibus Pizleonis.
Havimo inteso quanto bene ve siti portati et quanta diligentia, vigilantia e pronteza haviti usata in questa novitade et cum quanta obedientia haviti servati li ordini del nostro commissario lì. E benché non ne para cosa nova, né may havissimo altra oppinione della vostra fede, pur ve ne comendiamo assay et remanemo de vuy benissimo contenti et satisfacti, et maxime dila cosa haviti facta al borgo et delle guardie, fati cussì per aqua come per terra, certificandovi che per lo advinire ve farimo vedere cum effecto che haviti facto bene et presto. Credimo, mediante la gratia de Dio et la iustitia et valorosità del nostro exercito, farve sentire felice novelle della ruyna delli nostri inimici, dela quale sequirà riposo et quiete a nuy et ad tucti li nostri fideli subditi: siché dativi bona voglia et preservati il ben fare, como haviti principiato. Data ut supra.
Ser Iacobus.
Cichus.