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676. Francesco Sforza a Domenico Pisanelli 1452 luglio 15 "apud Trignanum".

Francesco Sforza ordina a Domenico Pisanelli che a Pietro Bianchi, figlio di Beluzio, che ha disertato non portandosi al campo, vengano tolti cavalli, armi e ragazzo, mentre l'altre sue cose siano riposte in un posto ove egli non possa avere accesso avvalendosi, all'occorrenza, in fare ciò dell'aiuto del podestà e del referendario.

Ser Dominico Pixanelli.
Perché Pedro Biancho, figliolo che fo de Betuzo, non è vogliuto vinire in campo, volimo che subito tu gli togli li cavalli, arme et cose sue et ne conduchi qui in campo li cavalli, et regazo et l'arme, et altre cose reponi in loco securo per modo non gli possa mettere suso le mane. Et per fare questo volimo che, bisognando, rechiedi brazo et favore del potestà et referendario nostro lì, alli quali mostraray questa lettera aciò credano essere cussì l'intentione nostra. Ex nostris felicibus castris (a) apud Trignanum, die xv iulii 1452.
Irius.
Cichus.

(a) nostris ripetuto.