Registro n. 7 precedente | 678 di 2129 | successivo

678. Francesco Sforza a Giovanni Caymo, commissario di Pizzighettone 1452 luglio 15 "apud Trignanum".

Francesco Sforza vuole che Giovanni Caymo, commissario di Pizzighettone, trattenga ancora per qualche giorno Giovanni Schiavo "fino che se veda como vadano le cose de là". Per i maestri che ricusano di lavorare alla riparazione del ponte, gli ordina di far loro vedere quanto scrive con la lettera allegata.

Iohanni Caymo, commissario Pizleonis.
Respondendo ad quanto tu ne scrivi de Iohanne Schalfo, ad nuy pare et volimo che lo debbi tenere anchora qualche dì fino che se veda (a) como vadano le cose de là. Tu hay facto bene ad scrivere ad Lodi et dove bisongna dello adviso a ti dato da quello amico, quale te scrive essere fugito uno fora de Lodi, et cetera. Alla parte delli maystri che non voglino lavorare al ponte, nuy te facimo quella resposta quale vederay ligata ale presente, la quale potrar(a)y mostrare ad essi maistri. Ex castris nostris apud Trignanum, die xv iulii 1452.
Ser Iacobus.
Cichus.

(a) Segue le cose depennato.