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696. Francesco Sforza al marchese di Ferrara 1452 luglio 20 "apud Trignanum".

Francesco Sforza informa il marchese di Ferrara che il luogotenente di Castelnuovo, in esecuzione delle sue lettere, ha richiesto garanzie da Giacomo da Castelnuovo, uomo d'arme, fuggito dal condottiero ducale Colella di Napoli, ma si è astenuto dal procedere in modo che detto Colella possa avere i trecento ducati di cui è creditore dal predetto Giacomo. Il duca chiede all'Estense di intervenire in modo che il Colella possa avere i denari o i cavalli, le armi e la roba del menzionato Giacomo.

[ 178v] Domino marchioni Ferrarie.
Il vostro locotenente de Castelnovo, in executione delle vostre lettere, ha facto destenere le sigurtade de quello Iacomo de Castelnovo, homo d'arme, el quale se fuzì dal strenuo Colella da Napole, nostro conductero, pur non li fa altra (e)xecutione in farli satisfare al prefato Colella de quilli trecento ducati ch'el debbe havere da esso Iacomo, dicendo che prima ne vole advisare la signoria vostra. Nuy se rendiamo certissimi la intentione della signoria vostra essere che dicto Colella sia realmente satisfacto. Pertanto ne pregamo la prefata (a) signoria vostra che li piacia scrivere ad esso vostro locotenente che, senza più indusiare, facia et constrenga cum effecto dicte sigurtade, per modo (b) che Colella habia dicti ducati trecento aut metta nelle mano de Colella li cavalli, arme et robba del dicto Iacomo, como è raxonevele, essendose fuzito cussì tristamente como è. Ex castris nostris apud Trignanum, die xx iulii 1452.
Luchinus Straneus.
Cichus.

(a) In A prefati.
(b) per modo ripetuto.