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703. Francesco Sforza al vicario di Seniga 1452 luglio 22 "apud Trignanum".

Francesco Sforza ordina al vicario di Seniga che con ogni modo a lui possibile cerchi di individuare i delinquenti che hanno derubato, percosso e ferito Niccolò da Perugia, che ritiene, tramite un cavallo che si trova lì, di scoprire coloro che lo aggredirono.

[ 180r] Vicario Senighe.
Cum singulare spiacere havimo inteso che Nicolò da Perosa, presente portatore, è stato robato, batuto, ferito et mal tractato, como intenderay la cosa più amplamente da luy, et perché luy mostra havere (a) certi inditii per mezzo d'uno cavallo, quale dice essere lì, volimo, et te commettimo che, per ogni subtil modo at te possibele, vedi et cerchi trovare li malfactori, et provedi alla indemnità del dicto Nicholò, et a quisto usa ogni diligentia et investigatione. Ex felicibus castris nostris apud Trignanum, die xxii iulii 1452.
Ser Iacobus.
Cichus.

(a) havere in interlinea.