Registro n. 7 precedente | 708 di 2129 | successivo

708. Francesco Sforza al podestà di Cremona 1452 luglio 24 "apud Gabianum".

Francesco Sforza vuole che il podestà di Cremona annulli, per quanto spetta al duca e alla Camera ducale, la condanna di dieci fiorini del cremonese Guglielmo di Bonaci per il litigio che ebbe con don Bartolomeo di Marri

Potestati Cremone.
Guglielmo di Bonaci, habitatore di quella nostra, è stato qui da nuy et ce ha exposto che per una contintione havuta per luy cum don Bartholomeo di Marri, alla quale fo provocato per esso preyte, et nondimeno non sequitti altro male, è stato condempnato per l'offitio vostro in deci fiorini et hanne pagato, gli vogliamo remettere questa condempnatione. Per compiacerli, adoncha, siamo contenti et volimo, essendo la cosa como luy dice, che vuy faciati cassare et anullare la dicta condempnatio per quello tocha ad nuy et alla Camera nostra, per modo che in l'advenire non possa esse(re) molestato. Per respecto de quello tocha ad quella comunità non ce ne volimo impazare. Ex castris nostris apud (a) Gabianum, die xxiiii iulii 1452. Irius.
Cichus.

(a) Segue Trignanum, die x depennato.