Registro n. 7 precedente | 721 di 2129 | successivo

721. Francesco Sforza a Stefanino Zaccaria 1452 luglio 25 "apud Gabianum".

Francesco Sforza conferma a Stefanino Zaccaria l'arrivo delle sue lettere con notizie sulle lance e sul biscotto. Vuole che gli mandi tutte le lance arrivate ultimamente, oltre a quelle avute da Pizzighettone con in più quelle che "se retrovano lì". Gliele spedisca l'indomani mattina e mandi in avanti uno che lo avvisi del loro arrivo e abbia una nota delle lance inviate nel passate e di quelle allora spedite. Vuole che si abbiano quattrocento moggia di biscotto al di là delle sedici moggia di Pontevico.

Sthefanino Zacharie.
Per doe tue lettere de dì xxii et xxiiii del presente restiamo advisati de quello ne scrive del facto del biscotto et lance, al che, respondendo, ti dicimo che subito ne vogli mandare tucte le lanze che sonno lì, et cussì quelle che sonno vinute novamente da Pizghitone, come l'altre che se retrovano lì. Et fa che domatina se mettano in camino et mandi uno inanzi, quale ne advise della vinuta d'esse et ne porti in scripto distintamente el numero de tucte le lanze che ne hay mandate per lo passato et che ne mandaray al presente. Alla parte del biscotto, dicimo debbi provedere ch'el se habia quatrocento moza de biscotto in tucto alla misura Cremonese, oltra quilli sedece moza quali dice essere a Ponte Vico, et fa ch'el dicto biscotto se retrova ad Cremona. Et perché volessi essere chiarito come te hay ad governare nel facto del fare pane, havendone de biscotto et de l'altro ben cotto et non spazandone qui più, come se fa, dicimo che non poy falire ad farne fare et ben cocerlo, perché se conservarà pur meglio, et guastandose se potrà sempre biscottare, benché oramay crediamo se ne spazarà più che per lo passato. Data in castris nostris apud Gabianum, xxv iulii 1452. Irius.