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748. Francesco Sforza 1452 luglio 31 "apud Quinzanum"

Francesco Sforza, constatato che, nonostante si trovi da tempo sul posto per riscuotere i denari del carreggio, Giovanni Carlo (cui vanno pagate le spese per il prolungato soggiorno per realizzare tale contributo) non ha potuto ancora averli. Dispone che si convochino i presidenti della comunità per costringerli a fare, non presto, ma prestissimo, detti versamenti. Siccome tali denari si devono anche dalle comunità del distretto, sarebbe bene che quella comunità dia anche quello che devono le altre del distretto, rivalendosi poi su queste,come si fa nel Parmense e nel Piacentino.

[ 191v] Sono zà più dì che mandassemo lì Zohanne Carulo da Cremona per scodere li dinari del carrezo, qualli debeno dare quella comunità et li homini del destreto, et fin al presente dì non li ha possuti conseguire, de che ce maravegliamo et dolemo che li presidenti de quella comunità siano cossì tardi et negligenti a fare provisione al dicto pagamento. Pertanto volemo che, havuti da vuy li dicti deputati, li debiati astringere a provedere che li dicti dinari se habiano, nedum presto, ma prestissimo et con tanto maiore prestezza quanto sono stati più negligenti per lo passato, usandoli ogni studio et diligentia vostra. Provediati anchora che al dicto Zohanne Carlo siano facte bone le spese, quale ha facte et farà per l'avenire in scodere li dicti dinari, poiché questo procede per defecto et manchamento de quella comunità. Et perché, dovendo scodere dale comunità del destreto quello debeno dare, la cossa andaria troppo in longa, ne pariria che quella comunità devesse sborsare quello debeno dare le comunità de fora et poi cercarlo de rehavere da loro, come fano le comunità de Parma et de Piasenza, sichè vogliati anche provedere che cossì se facia, a ciò se possiamo ayutare de questi dinari in le nostre necessitate. Ex nostris felicibus castris apud Quinzanum, die xxxi iulii 1452.
Irius.
Cichus.