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767. Francesco Sforza al podestà di Cremona 1452 agosto 5 "apud Quiunzanum".

Francesco Sforza ordina al podestà di intervenire perchè l'acqua scorra nelle sue fosse e, perciò, faccia riparare la rottura sia del muro sul quale fluisce la Marchesina che della chiavica fatta dai vicini di San Vincenzo. Dispone, inoltre, che venga rifatto il sostegno di muro delle fosse, sbrecciato con il pretesto di fornire acqua alle fosse del castello.

Potestati Cremone.
Desiderosi della sigureza et bona guardia de quella nostra città più che veruna altra cosa, havevamo ordinato che l'aqua si mettesse et tenesse nelle fosse d'essa a modo usato, ma gli trovamo alchuni manchamento, quali impediscono questo nostro desiderio, cioè la roctura del muro su lo quale decorre l'aqua dela Marchesina et anche la roctura d'una clavicha facta per li vicini de San (a) Vincenzo. Deliberando, adoncha, omnino che l'aqua se metta e mantenga nelle dicte fosse, volimo et ve commettimo che subito providiati a questo, ordinando che senza dilatione alchuna siano reaconzati li dicti muro et clavica per quilli a chi meritamente tocha. Insuper, havendo nuy inteso che per alchuni compangni delli nostri castellani lì è stato rocto uno sostengno de muro era nelle dicte fosse, socto protesto che voliano dare l'aqua alle fosse del castello, ma sentimo l'hanno facto per piscare, scrivemo a dicti castellani che lo faciano refare, e subito, sichè volimo che anchora vuy gli faciati solicitare che lo fazano. Data, ut supra.
Ser Iacobus.
Cichus.

(a) Segue Laurenzo depennato.