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779. Francesco Sforza a Giovanni Carlo da Cremona 1452 agosto 9 "apud Quinzanum"

Francesco Sforza dice a Giovanni Carlo da Cremona di sapere quanto ha scritto a Giovanni Matteo Buttigella circa la convenzione con i Piacentini per avere i denari del carriaggio fino a tutto luglio e della promessa fatta da Gaspare da Reggio per agosto, promessa, questa, che Gaspare nega d'aver mai fatta. Il duca scrive al podestà di Piacenza che, convenzione o non, vuole che i denari del carriaggio siano pagati subito.

[ 199r] Iohanni Carolo de Cremona.
Havimo inteso quello hay scripto ad Zohanne Matheo Butighiella della conventione per ti havuta cum Piacentini de havere li dinari del carrizo de duy mesi per tucto luglio et del expecto che gli ha facto Gasparre da Rezo per tucto el presente mese. Al che, respondendo, dicimo che havimo vogliuta intendere questa cosa dal dicto Gasparre, el quale dice non essere vero che may promettesse a Piacentini de farli questo aspecto. Et essendo cussì ce meravigliamo te sia dato ad intendere una per un'altra. Però, scrivemo per l'alligata al nostro potestà de Piasenza debbia provedere che li dicti dinari del carrezo omnino siano pagati de presente se non sono pagati segondo le conventione havute teco, et non indusiano più niente. Et cussì volimo solleciti ch'el se facia, nonobstante le conventione havute per lo dicto Gasparro, como dice, le quale non volimo se observino, perché nuy havimo bisongno de dinari, et non de dilatione. Ex castris apud Quinzanum, viiii augusti 1452.
Irius.