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80. Francesco Sforza a Giovanni da Tolentino e Filippo degli Eustachi 1452 gennaio 16 Lodi.

Francesco Sforza sollecita Giovanni da Tolentino e Filippo degli Eustachi a che le navi siano con "tanti zeloni e tappeti". Vuole che Giovanni trovi una sistemazione per gentiluomini, cavalieri, famigli e cavalli "sichè non staghino suxo l'hostaria", vuole, ancora, che siano pronti i dodici "vestiti della famiglia" di Galeazzo. Arriverà, pure, il figlio di Bolognino con sette persone, fra le quali due "trombetti": questi vengano rimandati indietro.

Domino Iohanni de Tolentino et Filippo de Eustachio.
Come per due altre nostre lettere ve havimo scripto, cussì per questa ve replicamo che subito et senza dimora vedati de recatare tanti zaloni et tappeti che possiati fornire quelle nave quale condurà cum si Galeazo, nostro figliolo, per modo che per tucto martidì proximo siano impuncto de tucto quello li è necessario. Appresso, perchè tucti li cavallieri et gentilhomini, quali vanno in compagnia del prefato nostro figliolo, faranno capo lì ad Cremona per metterse insieme et montare in nave, lì volimo ad tucti debiati (a) vuy, misser Zohanne, provedere de logiamento per le loro persone, famigli et cavalli, sichè non staghino suxo l'hostaria, la lista dele quali vi mandiamo qui inclusa. Anchora, perchè lì in Cremona se mettono impuncto xii vestiti della famiglia del dicto nostro figliolo, vogliati vuy, messer Zohanne, far solicitare sichè subito se fornischano de tucto quello li manchasse a fare, per modo che per tucto mercoredì, al più tardo, siano de tucto puncto. Appresso lì debbe essere arivato el figliolo del magnifico Bolognino, el quale intendimo che mena septe boche, fra le quale gli sonno duy trombetti: volimo li dichati che omnino remandi indreto li dicti duy trombetti et che luy resti cum quatro o cinque boche al più. Data Laude, die xvi ianuarii 1452.
Iohannes.

a debiati in interlinea.