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800. Francesco Sforza al podestà di Cremona (1452 agosto 11 "apud Quinzanum")

Francesco Sforza vuole che, a richiesta dell'uomo d'arme ducale Giovanni Barile o di un suo messo, il potestà di Cremona costringa il famiglio fuggito con un suo cavallo a restituire quanto aveva rubato, tenendolo agli arresti finché non l'avrà soddisfatto in tutto.

Potestati Cremone.
Nuy havimo querela da Zohanne Barile, nostro homo d'arme, de uno suo famiglio, quale altre fiate fece la scorta ad uno, che gli furrò uno cavallo et poy s'è partito da luy senza licentia. Mandando adonche luy per questa casone lì uno delli suoy, vi commettiamo et volimo che, constandove delle predicte cose, ad ogni instantia del dicto Zohanne, o dello miso suo, debiati astrengere lo dicto famiglio a fargli el dovere, destenendolo personalmente et non relaxandolo fina tanto che habia facto integramente el dovere suo. Data ut supra.
Cichus.