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806. Francesco Sforza ai consoli, al comune e agli uomini di Acquafredda 1452 agosto 12 "apud Quinzanum".

Francesco Sforza comunica ai consoli, al comune e agli uomini di Acquafredda che non potranno più avvalersi del salvocondotto loro concesso per poter liberamente attendere ai lavori sui possedimenti che hanno a Guidizzolo, qualora continuassero ad escludere da tale beneficio Giovanni Piccinino.

Consulibus, comuni et hominibus Aque Frigide.
Ad contemplationem de Peris da Cerasara et de Iohanni Pizinino Guerzo nuy fossimo contenti concederve lo salvoconducto che potessivo liberamente fare li facti vostri cum intentione che dicto Iohanne Picinino potesse fare lavorare le sue possessione che ha suso lo tereeno de Guidizolo. Mò dicto Iohanne Picinino (dice) che non po' fare lavorare dicte sue posessione et che l'ho haviti excluso del salvoconducto concesso alli homini de Guidizolo; della qual cosa ne habiamo pigliato admiratione, donde per questa ve advisamo et dechiaremo che se vuy non servati modo che in lo dicto salcoconducto li sia incluso le posessione del dicto Iohanni Picinino et che le possa fare lavorare liberamente et securamente infra termino de octo dì, per la presente ve dicimo che intendemo che vuy non possati usare più lo beneficio del dicto nostro salvoconducto. Ma facendo vuy che dicto Iohanne Picinino possa fare libere er secure lavorare le sue posessione, siamo contenti et volimo possiati goldere el vostro salvoconducto et ve sia observato inviolabilmente como è facto fino al presente. Data in castris nostris apud Quinzanum, die xii augusti 1452.
Zaninus.
Cichus.