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807. Francesco Sforza ai consoli, ai comuni e agli uomini di San Gervaso e di Bassano 1452 agosto 12 "apud Quinzanum".

Francesco Sforza comunica ai consoli, ai comuni e agli uomini di San Gervaso e di Bassano che devono, nel rispetto di quanto si è fatto nel passato, "andare a raxone" dal commissario di Pontevico, proibendo che si vada altrove.

[ 204r] Consulibus, cominibus et hominibus terrarum nostrarum Sancti Gervasii necnon Bassani, et cetera.
Siamo advisati per lo commissario nostro de Pontevico che et vuy et alchune altre terre quale sonno della squadra de Pontevico et che per li tempi passati sonno usate andare maxime socto li offitiali de Pontevico, recusano andarli de presente et voleno andare a raxone quale ad Seniga et quale altrove dove pare a lhoro. Et perché nuy non intendimo patire se fazano simele innovatione, né toere la iurisditione de uno offitio per darla a un altro, volimo et per la presente ve comandiamo debiati andare ad raxone socto el commissario de Pontevico et a luy respondere del salario suo per la rata vostra, in quello modo haviti facto nelli tempi passati alli altri offitiali. Data in castris nostris felicibus apud Quinzanum, die xii augusti 1452.
Similiter consulibus, comuni et hominibus terre nostre Franelli.
Iacobus de Riviltella.
Cichus.