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81. Francesco Sforza ad Angelo de Caposilvis 1452 gennaio 16 Lodi.

Francesco Sforza avvisa Angelo de Caposilvis che il fglio Galeazzo e il fratello Alessandro, nel portarsi a Cremona sosteranno a Casalmaggiore: predisponga gli alloggi per tutta la comitiva di cavalieri e gentiluomini che s'accoderanno al figlio e fratello. Lo conforta informandolo che lì non vi saranno i cavalli, perchè li manda avanti per terra. Alle spese della detta comitiva provvederanno i siniscalchi. Vuole che, quando Galeazzo passerà nei presso di Brescello fino "ad loco securo verso le terre" del marchese di Mantova, lo faccia scortare da "fanti, balestreri et schiopeteri che sonno lì".

[ 20r] Anzelo de Caposilvis.
Anzelo, perchè in questa andata che fa el conte Galeazo, nostro figliolo, et Alexandro, nostro fratello, ad Ferrara allogiaranno una nocte lì in Casal Maiore, volimo tu, subito recevuta questa nostra lettera, insieme cum el podestà troviati li alogiamenti ad tucti li gentilhomini et persone che se contengono in questa lista qui inclusa, advisandote che cum lhoro (a) non haveranno cavalli, perchè tucti li mandano inanzi per terra, nè quella comunità haverà ad farli spesa alcuna, perchè li sechalchi che seranno cum si pagheranno ogni spesa faranno. Appresso te advisamo che nostra intentione è quando Galeazo passerà via de rescontro ad Bresello in fino ad loco securo verso le terre dello illustre segnor marchexe de Mantoa, tu li fazi la scorta cum tucti quelli fanti, balestreri et schiopeteri che sonno lì, lassando le forteze fornite. Data Laude, die xvi Ianuarii 1452.
Iohannes.

a Così in A.