Registro n. 7 precedente | 830 di 2129 | successivo

830. Francesco Sforza a Squarzia, al comune e agli uomini di Bagnolo 1452 agosto 17 "apud Quinzanum".

Francesco Sforza esprime a Squarzia, al comune e agli uomini di Bagnolo la propria soddisfazione per non essersi lasciati irretire dalle ciance di Cristoforo da Tolentino e di Mariotto, che con minacce cercarono di farli passare all'obbedienza dei nemici.

Squarcie, ac comuni et homini et hominibus Bagnoli.
Siamo advisati per la lettera de Squarcia del caso sequito hieri, zoè como Christoforo da Tholentino et quello Mariotto venero a quella terra per volere cum sue menaze deviare quilli nostri fidelissimi homini dala obedientia nostra et della constantissima fede loro verso nuy et il stato nostro, quali resposeno gagliardamente et debitamente como dovevano perché, como se sa, per tucto non se delectano se non in suburnare li homini cum zanze et non cum effecto veruno per farli mal capitare. Siché remanemo tanti contenti et satisfacti della risposta hanno facta dicti homini, quanto dire se possa, benché non habiano facto altramente como crediamo. Pertanto vi confortiamo ad stare de bona voglia et non dubitare de niente et fare per l'avenire, como haviti facto per el passato et como havemo speranza fareti, perché faremo in modo che cognoscereti habiamo recogniusciuto la fede et devotione vostra verso nuy. Ex campo nostro felici apud Quinzanum, die xvii augusti 1452.
Cichus.