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857. Francesco Sforza al podestà di Pavone 1452 agosto 23 "apud Quinzanum".

Francesco Sforza comunica al podestà di Pavone di aver concesso a quelli di Porzano di condurre da oltre Oglio nel Cremonese tutte le bestie che hanno in quel territorio. Consente che conducano a mano dieci paia di buoi oppure dodici o anche quattordici cavalle, ma gli ordina di fare accompagnare fino a oltre Oglio dette bestie da una persona di fiducia che controlli che le bestie non siano dirottate altrove.

Potestati Pavoni.
Havimo concesso licentia ali homini de Porzano de potere condurre dellà da Oglio in Cremonese tucte le bestie che hanno in quella terra, come potray vedere per nostra lettera patente. Pertanto siamo contenti gli debbi lassare menare via tucte le dicte bestie, cussì bovini come equine, salvo se fosseno contenti menare in mane dece para de (a) bovi overo dodece fino in xiiii cavalle, siamo contenti le lassi menare, altramente non. Et aciò non ne possano inganare, volimo che, quando menaranno via le dicte bestie, mandi uno fidato seco, quale li compangna fin oltra Oglio, acioché mostrando volere (b) andare ad uno loco non sinistrino altrove. Ex nostris felicibus castris apud Quinzanum, die xxiii augusti 1452.
Irius.
Cichus.

(a) para de in interlinea.
(b) Segue menare depennato.