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86. Francesco Sforza a Giovanni de Ulesis 1452 gennaio 16 Lodi.

Francesco Sforza vuole sapere da Giovanni de Ulesis se ha ricevuto da Francesco Maletta i 1000 ducati d'oro. Se non avesse ricevuta l'intera somma gli faccia sapere quanti gliene mancano al totale. In tal caso il duca impegna Giovanni da Tolentino e Antonio da Trezzo a reperire la quota mancante presso il commendatore di Sant'Antonio o comunque per qualsiasi via, "se bene dovessero impignare li loro vestiti".

[ 21v] Ser Iohanni de Ulesis.
Vogliamo che, recevuta questa, subito ne debbi advisare per li cavallari della posta, ita che domane a nocte siano qua le tue lettere, se hay receputi quilli milli ducati d'oro, quali ti dovea mandare là Francisco Malecta, como tu say, et, non havendoli recevuti tucti, ne scriveray quanti te ne restano al compimento d'essi milli ducati, ad ciò che del tucto remangamo advisati. Et perché non vogliamo che restassi impagato, manchandoti qualchi dinari per fin al dicto compimento, te advisamo che, per questa alligata sottoscripta de nostra propria mano, scrivimo ad misser Iohanne da Tolentino et ad Antonio Tre(c)ho che te debiano recuperare tucta quella summa che te manchasse per fin al dicto compimento o delli denari del comandatore de Sancto Antonio o per qualunche altra via li parerà, se bene dovessero impignare li loro vestiti, purché suppliscano alla dicta somma, perché deli dinari che poy mandarà là Francesco predicto ne poderanno satisfare a chi li haverà imprestato. Sichè, non havendo havuto il compimento delli dicti milli ducati dal dicto Francesco, presentaray alli predicti la dicta alligata, et solicitaray subito la expeditione, et cum ogni presteza ne advisaray como havimo dicto di sopra. Data Laude, die xvi ianuarii 1452.
Cichus.