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870. Francesco Sforza ai castellani di Cremona 1452 agosto 26 "apud Quinzanum".

Francesco Sforza comunica ai castellani di Cremona che il loro prigioniero, conestabile Prignano, ha dato a Bartolomeo Colleoni "bona et idonea segurtà"; sia pertanto liberato con possibilità di muoversi a suo piacimento per la città di Cremona, ma con l'obbligo comunque di presentarsi due volte al giorno da Agostino da Narni, ufficiale ducale delle bollette.

Castellanis castri civitatis nostre Cremone.
Perché el magnifico Bartholomeo Coglione ha havuta bona et idonea sigurtà da Prignano, conestabile, quale haveti im presone, vogliamo, havuta questa, el debiati liberare et relaxarlo fora de presone et ch'el possa andare per tucta quella nostra città de Cremona ad suo piacere, cum questo ch'el se debia due volte el dì presentarse denanzi ad ser Augustino da Narni, nostro offitiale delle bolecte in quella nostra città. Et per più vostra chiareza et cautela havimo soctoscripta la presente de nostra propria mano. Data in castris nostris apud Quinzanum, die xxvi augusti 1452.
Zaninus.
In simili forma scriptum fuit potestati Cremone die suprascripto.
Franciscus Sfortia Vicecomes manu propria subscripsit.
Cichus.