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880. Francesco Sforza a Ludovico Cantello, tesoriere di Parma 1452 agosto 28 "apud Quinzanum".

Francesco Sforza ordina a Ludovico Cantello, tesoriere di Parma, di far avere a Giovanni de Iordane quanto gli spetta come salario, così che non abbia più motivo di lagnarsi.

[ 221v] Lodovico Cantello, thexaurario Parme.
Ne scrive misser Iohanne di Iordane, nostro potestà lì, dovere havere alchuni dinari da quella nostra comunità per lo suo salario, et li dinari d'essa comunità passare per le mano tue et non potere per modo alchuno essere pagato. Et perché ne pare iusta et rasonevele cosa che luy sia pagato ad ciò possa sustentarse cum la famiglia sua, te carichamo et volimo debbi fare ogni opera ch'el prefato misser Zohanne sia integramente satisfacto de quello che luy debbe havere, et tractarlo in li pagamenti suoy come debittamente se convene, facendo in questo per modo che luy non habia più casone de farne fare querela per questa materia. Data in castris nostris apud Quinzanum, die xxviii augusti 1452.
Iacobus de Rivoltella.
Cichus.