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897. Francesco Sforza al podestà di Cremona 1452 agosto 31 "apud Quinzanum".

Francesco Sforza vuole che il podestà di Cremona si trovi con i presidenti (agli affari della città) e li solleciti a condonare il fitto della bottega che ha in locazione dalla città l'armaiolo maestro Sebastiano di Mayneri. Qualora non lo graziassero del canone, che almeno gliene dilazionino il pagamento.

[ 226r] Potestati Cremone.
Perché maistro Sebastiano di Mayneri, armarolo in quella città nostra de Cremona, tene una botega a ficto da quella nostra comunità, et perché l'è povero et inhabile a pagare el ficto, volimo che siati cum li presidenti et li confortati et pregati per nostra parte che vogliano, per nostro respecto et amore, donare al dicto maistro Sebastiano el ficto de dicta botega, considerato maxime che l'è inhabile, como havimo dicto: in la qual cosa a nuy compiaceranno assay. Et non volendoli donare dicti ficto, saltim gli faciano termine che possa pagare el dicto ficto. Data in castris nostris apud Quinzanum, ultimo augusti 1452.
Marchus.
Cichus.