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900. Francesco Sforza ad Angelo de Caposilvi e a Teseo da Spoleto 1452 agosto 31 "apud Quinzanum".

Francesco Sforza comunica ad Angelo de Caposilvi e a Teseo da Spoleto quanto gli ha fatto sapere il podestà di Casalmaggiore circa quanto succede a Brescello. Il duca ritiene che si vogliano fare delle azioni per indurre gli abitanti dei borghi a riparare a Casalmaggiore. Vuole, perciò, che inibiscano agli abitanti di detti borghi di addensarsi in Casalmaggiore.

Angelo de Caposelvis et Theseo de Spoleto.
Da poy la vostra partita, el nostro potestà de Casalmaiore ne ha scripto luy essere avisato dal potestà de Viadana et d'altrove che a Bersello se fano de molte provixioni de scale et mantellecti, et che se ingrossano, come potereti più chiaramente intendere da luy, il perché volimo che stiati cum l'ochii aperti, facendo debite provixioni perché sinistro non possa occorrere. Ma perché siati più cauti, poria essere che se fariano tali movimenti per dare materia al'homini dele ville circostante che se reducano dentro da Casalmaiore, et per questa via togliere la posanza o premere li nostri amici che sonno dentro et fare qualche cativanza, perché, reducendosse dentro li villani cum quelli havessero voglia de mal fare, sariano potenti a fare ciò che volesseno. Et per questo non volimo che lassati intrare dentro per modo alchuno quelli dale ville, anzi volimo che stiano cossì senza altra molesta. Provedeti adoncha non vegnano dentro. Ex castris apud Quinzanum, ultimo augusti 1452.
Ser Iacobus.
Cichus.