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910. Francesco Sforza a Bordolano, vicario di Bordolano e a Pierino Arcamono, armigero 1452 settembre 1 "apud Quinzanum".

Francesco Sforza ordina a Bordolano, vicario di Bordolano e a Pierino Arcamono, armigero, di rendere giustizia nella vertenza tra prete Lorenzo degli Agnelli, prevosto di quel posto, e Giovanni Orlando, moroso nel pagare l'affitto al prete col pretesto d'essere stato fatto soldato.

Bordolano, vicario Bordolani, necnon Perino Archamono, armigero ibidem.
El venerabile prete Laurenzo deli Agnelli, preposito de quella nostra terra, ne ha facto significare che, essendo creditore de Iohanne Orlando, etiamdio d'essa nostra terra, per casione de ficto, non pò consequire el debito suo per la renitentia del dicto Iohanne, el quale, socto pretesto ch'el sia conducto et facto soldato, recusa fare il dovere, la qual scusa non ne pare legiptima, né volimo che gli vaglia se non quanto persuade la rasone. Et pertanto vi committiamo che, intese le rasone d'ambi duy le parte, faciati rasone summaria al dicto preposito, nonobstante ch'el dicto Iohanne sia asoldato, perché nostra intentione è che qualunqua nostro subdito, et cussì soldato come non, stia nelli termini della rasone. Ex nostris felicibus castris apud Quinzanum, primo septembris 1452. Ser Iacobus. Cichus.