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916. Francesco Sforza al referendario di Cremona 1452 settembre 3 "apud Quinzanum".

Francesco Sforza risponde al referendario di Cremona che gli ha comunicato l'esistenza di "tarconi" nella munizione del castello della città. Vuole che nessuno sia spostato altrove, ma ne tolga, se ve ne fossero, di quelli che non fanno parte di quella munizione. Ripete ancora di cercare se ve ne fossero in città e di fargliene sapere il prezzo, acquistandone in modo che se ne abbiano, come già chiesto, quaranta.

Referendario Cremone.
Havimo inteso quanto ne scrivi respondendo ad una nostra delli tarconi, quali dici essere nella municione del castello nostro de quella cità. Respondendo te dicemo che non intendemo che sia mosso tarcono alchuno de dicta municione per mandare altroe, ma intendimo che, siandone alchuno de quelli che non siano de dicta municione, debii togliere di quella. Et cossì volimo che debii cerchare in quella nostra municione, quale havimo nella terra et in casa deli magistri, como te havimo scripto, se gli è tarcono alchuno et torre de quelli et sappere el precio et avisarne subito, como per l'altra nostra te scripsimo, siché habiamo fina alla summa de quaranta tarconi. Ex castris apud Quinzanum, iii septembris 1452.
Nicolaus.
Cichus.