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923. Francesco Sforza ad Angelo Lombardo, capitano del divieto di Cremona 1452 settembre 4 "apud Quinzanum".

Francesco Sforza informa Angelo Lombardo, capitano del divieto di Cremona di aver inteso che i nemici intendono fare una cavalcata a Cremona con gli uomini di Correggio e di Sola. Aggiunge di aver messo dei fanti a Casalmaggiore e di avervi mandato un galeone armato, cui il marchese di Mantova unirà delle fuste; non resta che un accesso per Asola. Angelo lo deve impedire e affinché, possa meglio provvedervi, è bene che vada a Cavaltone.

[ 232v] Angelo Lombardo, capitaneo devetus Cremone.
Siamo advisati che li inimici de certo hanno deliberato de fare una cavalchata in Cremone, et questa cavalchata se debbe fare per quilli da Correzo et per quilli da Sola. Nuy havimo messo certi fanti in Casalmaiore et mandamogli uno galione armato, et anche lo illustre signor marchese de Mantoa gli manda certe fuste. Per la qual cosa crediamo che quilli da Correzo non potranno passare de qua, restano che tu dal canto tuo faci ogni provisione acioché alli inimici non possa reusire el pensiero de verso Asola. Et acioché meglio possi reparare a questa, lodiamo che te debbi redurre a stare a Cavaltone, maxime perché intendiamo che in quello loco sonno homini de mancho bona (a) conditione. Ex nostris felicibus castris apud Quinzanum, die iiii septembris 1452.
Irius.
Cichus.

(a) bona in interlinea.