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925. Francesco Sforza a Teseo da Spoleto e al podestà di Casalmaggiore 1452 settembre 4 "apud Quinzanum".

Francesco Sforza scrive a Teseo da Spoleto e al podestà di Casalmaggiore assicurandoli che il galeone arriverà come le fuste mantovane. Li rassicura pure, che i fanti avranno la provvisione. Per la sicurezza del territorio vuole che provvedano a che Cremonino con Gorzo da Lodi abbiano cura delle guardie. Arriverà lì Giovanni da Siena, famiglio di Angelo de Caposilvis, di tutto informato dal duca.

[ 233r] Theseo de Spoleto et potestati Casalis Maioris.
Respondendo a quello ne hay scripto tu, Theseo, dicimo, prima, ch'el galione s'el non è zonto, zonzerà lì presto, et cussì le fuste dello illustre signore marchese de Mantoa. Alla parte delli fanti, gli faremo provisione. Et perché la salute de quella terra consiste in attendere alla bona guardia, volimo providiati ch'el Cremonino insieme cum Gorzo da Lode actenda alla cura dele guardie durante quisti suspecti. De questo et de certe altre cose, vene lì informato da nuy Zohanne da Siena, famiglio de Angelo da Caposilvo, alla relatione del quale vogliati credere come a nuy stessi. Ex nostris felicibus castris apud Quinzanum, die iiii septembris 1452.
Irius,
Cichus.