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93. Francesco Sforza al referendario e al tesoriere di Cremona 1452 gennaio 17 Lodi.

Francesco Sforza comunica al referendario e al tesoriere di Cremona di aver destinato Venero da Cotignola alla cura di alcune fortezze di Alessandria. Egli dice di essere creditore a Cremona di quattro o cinque paghe. Il duca impone che gliene vengano pagate fino a dodici, affinchè possa, a sua volta, saldare i debiti che ha lì. A sua volta Venero assicura che mandarà un suo uomo a Milano per far fare le bollette.

[ 23r] Referendario et thexaurio Cremone.
Perchè havimo deputato Venero da Cotignole alla cura de alcune forteze de Alexandria et ne dice luy che gli restano delle sue paghe lì quatro o vero cinque paghe, vi dicimo, et cussì vi committiamo et volimo che li faciati numerari de presenti fina a dodece paghe senza exceptione alchuna, aciò che possa mettersi im puncto et satisfare ad alcuni suy creditori, per aviarse più presto alla dicta guardia, advisandovi che mandarà poy uno suo ad Mediolano ad far fare le bollecte et a fare aconzare tucte le scripture expediente, sichè non li manchareti per cosa alcuna. Data Laude, die xvii ianuarii 1452.
Cichus.