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930. Francesco Sforza al commissario di Seniga 1452 settembre 6 "apud Quinzanum".

Francesco Sforza scrive al commissario di Seniga di rafforzare e sistemare la chiesa scelta dal famigliare ducale Stefanino Zaccaria come luogo ove riporre una certa quantità di biscotto, accordandosi con Rosso de Anso, cui il duca ha affidato la custodia di detto biscotto. Faccia avere a detto Rosso ogni aiuto di uomini per la sistemazione del luogo, provvedendolo anche se necessario, di una sistemazione accanto. Se, poi, il Rosso indicasse un luogo più comodo, glielo assegni.

[ 234r] Commissario Senighe.
Nuy havemo deliberato de fare venire da Cremona certa quantità de biscoto, quale volemo sia reposto lì nella chiesia ha veduto Stefanino Zacharia, nostro familiare, como sey informato. Il quale biscotto havemo dato la cura de fare condure et custodire al Rosso de Anso, nostro famiglio, ma volemo che gli faza fare uno pocho de forteza et anche faza sconzare la chiesia per modo el dicto biscotto non si guasti, como dal dicto Rosso intenderay, el quale è informato dela intentione et voluntà nostra. Pertanto te commettimo et volimo che debbi, havuta questa, far consignare la dicta chiesia al dicto Rosso et dargli ogni adiuto et favore de homini et de tucto quello rechiederà per acconzare et fortificare la dicta chiesia, non altramente como se nuy a bocha te lo dicissimo et commendassimo. Ma in questo usa diligentia et celerità per modo che senza dilatione el dicto Rosso possa exequire quanto gli habiamo commisso, et provedendogli anchora de qualche cosa lì appresso dove possa stare, s'el sarà necessario, ma in questo fa in modo che non habiamo ad dolerse de ti. Et parendo al dicto Rosso che gli fusse altro luoco commodo per mettere questo biscotto, volimo gli lo fazi consignare. Data in castris apud Quinzanum, die vi septembris 1452.
Zannetus.
Cichus.