Registro n. 7 precedente | 931 di 2129 | successivo

931. Francesco Sforza a Stefanino Zaccaria (1452 settembre 6 "apud Quinzanum").

Francesco Sforza scrive a Stefanino Zaccaria di aver saputo, oltre che da lui, da Vayrano e da Rosso d'Anso della chiesa di Seniga scelta per riporre il biscotto. Gli dice di avere affidato a detto Rosso il compito di condurre e conservare detto biscotto prendendo i provvedimenti necessari perche esso non abbia ad esserne danneggiato; vuole che sia collocato sollevato dal pavimento e distante dalle pareti. Vi riponga le 400 moggia già fatte e le 200 ordinate. Per quel che concerne i carri, i Piacentini hanno promesso 250 fiorini.

Steffanino Zacharie.
Steffanino, nuy havemo veduto quello tu ne scrivi, cossì quello ne hanno decto Iohanne da Vayrano et Rosso de Anso della chiesia hay veduta ad Seniga per reponere el biscotto, ad che, respondendo, te dicemo che nuy havemo data la impresa et caricho al Rosso d'Anso de condure et conservare el dicto biscotto, il quale è informato della intentione et voluntà nostra, como da luy saray informato. Pertanto te commettimo et volemo che, dando sopra ciò piena fede al dicto Rosso, gli debbi consignare et fare condure dicto biscotto ad Senigha, cioè le moza quatrocento che sonno facte et le ducento te commessimo dovessi far fare, ma gli lo dà ad peso o ad numero, como te parerà, per modo non possiamo haverne damno. Et ultra ciò volemo che tu stesso vada ad Seniga et fazi conzare in dicta chiesia, facendo alzare de socto con travolli et con asse, ch'el biscotto staghi alto da terra d'una e tria braza, et similiter dali canti de stare che non tochi el muro, per modo che non se venesse ad humidire; questo carico damo ad ti et sopra ti ne repossamo. Ala parte deli carri de Piasentina, li Piasentini hanno mandati qui da nuy, et fino mò ne proferono fiorini ccl per uno messo: non sapemo como farranno, ma como farranno serray avisato. Questo biscoto, non perdere tempo a fare condure prestissimo. Data ut supra.
Zannetus.
Cichus.