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94. Francesco Sforza al marchese Rolando Pallavicino 1452 gennaio 18 Lodi.

Francesco Sforza chiede al marchese Rolando Pallavicino di mandare un ufficiale per costringere il suo suddito Franceschino de Gamboni, abitante a Monticelli, che ha comprato del fieno dal fittavolo dell'abbazia di Santo Stefano del Corno Giovane, a pagare a Giovanni Michele da Acquapendente, economo ducale di detta abbazia, il dovuto oltre agli interessi di mora.

Rolando marchioni Palavicino.
El prudente homo Zohanni Michele da Aquapendente, nostro iconomo dela abatia de Sancto Stefano del Corno Giovine, n'à exposto che uno Franceschino de Gamboni, vostro subdito, habitatore de Monticelli è debitore ala dicta abadia de certa quantità de denari per fieno comperò dal fictavile d'essa abadia, come apare per publico instrumento, dove si contiene devere pagare una parte del denaro ad l'abat(i)a et l'altra al fictavile infra certo termine, et non pagando sia tenuto ad danno et interesse et pagare integre ad lo abate, non havendo dela sua parte acordato el fictavole. Sichè per provedere ad la indennità de essa abadia, come cosa sacra da essere faoregiata, vi confortiamo et carichiamo voliate, subito receuta questa, ordinare al vostro officiale che debia constrengere dicto Franceschino ad pagare integramente el debito dela dicta abadia al dicto nostro iconimo, o suo mandato presente portatore, per auctorità del dicto instrumento, come la magnificenza vostra porerà intendere, provedendo che esso nostro iconimo senza dilatione sia satisfacto, o suo mandato predecto, sola facti veritate inspecta, tanto dela debita quantità, quanto del danno et interesse, secondo in esso instrumento si contiene. Data Laude, die xviii Ianuarii 1452.
Cichus.