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945. Francesco Sforza ad Angelo Lombardo 1452 settembre 8 "apud Quinzanum".

Francesco Sforza informa Angelo Lombardo che sono arrivati ad Asola Fusteghetto e Cristoforo da Cremona mandati dal campo nemico. Hanno lettere e intendono passare l'Oglio e il Po e, precisamente, passare l'Oglio a Calvatone, grazie a quelli della casata Ruzeri, ivi abitanti e parenti di Cristoforo. Il Po verrebbe passato a Casalmaggiore sempre grazie ai menzionati Ruzeri che hanno pur ivi dimora. I due sono accompagnati a piede da quattro saccomanni, mentre Cristoforo e Fusteghetto, in abito da porcari, montano, l'uno, Fusteghetto, un cavallo liardo, l'altro, Cristoforo, un cavallo baio scuro. Il duca vuole che entrambi siano fatti prigionieri, e affida ad Angelo la loro cattura; per cui disporrà guardie ad Calvatone e dove bisognerà in modo che non possano sfuggire.

Angelo Lombardo.
Angelo, come te havimo scripto per un'altra, nuy eravamo advisati, et cussì novamente havimo havuto aviso come ad Asola sonno capitati duy, l'uno chiamato Fusteghetto, l'altro Christoforo da Cremona, mandati dal campo delli inimici, li quali hanno littere et deliberano passare Oglio et Po, cioè Oglio ad Calvatone, per mezanità de alchuni della casata di Ruzeri stanno ad Calvatone, parenti del dicto Christoforo, et Po ad Casalmaiore, pur per mezanità de quilli di Ruzeri, parenti del dicto Christoforo stanno ad Casalmaiore. Li quali Fusteghetto et Christoforo menano cum sì quatro sachomanni ad pede et lhoro vanno a cavallo trasvestiti ad modo de porchari, Fusteghetto suso uno cavallo liardo et Christoforo suso uno cavallo bayo scuro. Pertanto, deliberando nuy havere costoro nelle mane, come facilmente se porrano havere, te comittiamo et volimo che havendo tu advertentia et li ochi aperti ad quilli di Ruzeri stanno ad Calvatone, debbi tu, im persona, stare lì et mettere tale guardie et ordini lì ad Calvatone et dove bisognarà, che costoro non possano passare che non siano colti o lì o altrove dove habbiano ad passare fino ad Casalmaiore. Et de questo damo il caricho ad ti et repossamo sopra li ochi toy, siché vogli in questo mettere ogni ordine, intellecto, studio et dilligentia che usandogli tu solicitudine, non dubitamo costoro non poranno passare che non siano colti, certificandoti che non porissi fare cosa che più ne piacesse et fosse grata al presente de questa. Et come sequirà ne vogli advisare. Data in castris nostris apud Quinzanum, die viii septembris 1452.
Zanetus.
Cichus.