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948. Francesco Sforza al podestà di Cremona (1452 settembre 8 "apud Quinzanum").

Francesco Sforza vuole che il podestà di Cremona intervenga perché Giacomo da Diano, compagno di Sforza, figlio del duca, sgomberi la casa nelle vicinanze di Santa Croce che il locale prevosto di Sant'Agata ha venduto per fare un ospedale. Procuri, poi, di trovare per detto Giacomo un'abitazione.

Potestati Cremone.
S'è mandato ad gravare qui da nuy el prevosto de Sancta Agata de quella nostra città, dicendo luy ch'el ha venduto una sua casa ha nella vicinanza de Sancta Croxe per potere cum quella actendere alla opera de uno hospidale fa fare, et non pò havere li dina­ri della dicta casa da quello ad chi l'ha venduta per tenerla impazata lacomo da Diano, compagno de Sforza, nostro figliolo. Pertanto, ad ciò che per questo non se lassi la opera del dicto hospidale, ti committiamo et volimo che, havuta questa, debbi provedere ch'el dicto lacomo vodi la dicta casa et a luy providi de un'altra in quella vicinanza de Sancta Crose, o dove te parerà, che luy non rimanga senza stantia. Data ut supra.
Zanetus.
Cichus.