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953. Francesco Sforza ad Angelo Lombardo 1452 settembre 9 "apud Quinzanum".

Francesco Sforza mette sul chi vive Angelo Lombardo perché ha saputo che i nemici intendono passare in barca l'Oglio sopra o sotto Calvatone la prossima notte o in quella successiva. Vigili che non ne passi nessuno, e se anche qualcuno passasse, "ne sia facto carne".

[ 240v] Angelo Lombardo.
Nuy te havimo scripto per molte nostre littere circha el facto della guardia da doversi fare per el fiume d'Oglio, et tu per più tue littere ne hay resposto de mandare ad exequtione la voluntà nostra circa ciò. Et perché in questa hora siamo advisati da persona fidedingna che li nimici deveno passare Oglio per barcha (a) o da sopra o da socto da Calvatone per correre in Cremonese questa nocte, o infalanter domane de nocte. Però volimo debbi cum tale diligentia et studio attendere alla dicta guardia che alli inimici predicti non possa reusire questo loro pensiero et se pur gli ne pasasse, nissumo serva modo che ne sia facto carne, Data nono septembris 1452, in castris nostris apud Quinzanum, hora secunda noctis.
Cichus.

(a) per barcha in interlinea.