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96. Francesco Sforza al referendario di Cremona 1452 gennaio 17 Lodi.

Francesco Sforza ordina al referendario di Cremona di non fare al famiglio ducale Antonello Piccinino alcuna trattenuta di capsoldo sui 200 ducati che deve avere da quelli di Casalmaggiore, non trattandosi di denari da riscuotere "dele intrate nostre da poi l'havuta del dominio di Milano".

Referendario Cremone.
Misser Antonello Pizinino, nostro famiglio, ne dice che tu li voli fare la rententione de capsoldi de quelli 200 ducati che luy de' recevere da quilli de Casalmazore, como sei informato, dela qual cosa ne miravigliamo, perché questi non sonno denari che se debiano rescotere dele intrate nostre da poi l'havuta del dominio de Mediolano, anzi sono denari che se restarono ad scodere del tempo passato et bon tempo fa. Pertanto ne pare, et cossì volimo, che tu non li debbi torre denaro alcuno per retentione de capisoldi ma ne pare gli fazi dare et numerare dicti ducati 200 liberamente et expeditamente senza alcuna retentione. Laude, die xvii ianuarii 1452.
Cichus.