Registro n. 7 precedente | 969 di 2129 | successivo

969. Francesco Sforza al podestà e al giudice dei malefici di Cremona 1452 settembre 11 "apud Quinzanum".

Francesco Sforza ricorda al podestà e al giudice dei malefici di Cremona di aver annullato ogni processo avviato contro Zilio di Manzi e il figlio Tommaso per l'accesso da loro perpetrato contro Polo da Chissimano. Tale grazia vale per quanto i due devono alla Camera ducale. Al duca sarebbe caro che la comunità facesse altrettanto, considerato che trattasi di un poveraccio.

[ 244v] Potestati et iudici maleficiorum Cremone.
Nuy havimo facto gratia, come ve havimo scripto per un'altra, ad Zilio di Manzi et Thomaso, suo figliolo, del excesso per esso comisso contra Polo de Chissimano. Pertanto volimo et ve comettimo debiati cassare et anullare ogni processo comenzato contra loro per dicto excesso, ita che per l'advinire, per questo excesso tanto, non gli sia dato impedimento o molestia, né facto condempnatione alcuna per quello aspecta alla Camera nostra tanto: ma de quello aspectasse alla comunità, non ne volimo impazare. Haverimo ben caro, s'el se pò fare, che anche la comunità della parte sua gli facia gratia, considerato è povero homo et cussì lo recomandiamo. Data in castris nostris apud Quinzanum, die xi septembris 1452. Zanetus. Cichus.