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994. Francesco Sforza a Teseo da Spoleto e al podestà di Casalmaggiore 1452 settembre 16 apud Quinzanum.

Francesco Sforza replica a Teseo da Spoleto e al podestà di Casalmaggiore di imporre ai portunari del locale porto di non permettere che nessuno, proveniente dal campo o da altro luogo, possa andare al di là del Po senza il bollettino ducale, disposizione da cui sono esclusi i Cremonesi che si portano Oltrepo per le loro faccende. Vuole diano disposizione ai barcaioli e ai mugnai che non consentano a alcuno di traghettare persone senza licenza, pena la galera.

[ 249v] Theseo de Spoleto, necnon potestati Casalimaioris.
Dilecti nostri, como per un'altra vi havimo scripto, cossì de novo ve repplicamo che debiati ordinare et comandare expressamente ali portunari del porto nostro del Casalmazore che, per quanto hano cara la vita, non debiano passare del canto dellà de Po persona alcuna, quale venesse da questo campo nostro, o de qualunche altro loco, senza nostro bulletino. Questo ordine imperò non intendemo per li homini lì circumstanti et del Cremonesco, quali volessino andare dellà de Po per loro facende, come occorreno, havendo imperò in questo diligentia che ingano alcuno non possa intervenire. Ordinareti anchora a tuti quanti li barcharoli et molinari che non se debeno impazare di passare persone alcuna senza licentia, sotto grave pena, et trovando o essi portunari o altri in fallo, li mettereti in presone et li castigareti secondo al loro fare. Data in castris apud Quinzanum, die xvi septembris 1452.
Iohannes Antonius.
Iohannes.