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1008. Francesco Sforza a Marchino da Sannazzaro e Ubertino Alivero 1452 marzo 2 Milano

Francesco Sforza ammonisce Marchino da Sannazzaro e Ubertino Alivero, scelti ad arbitri e commissari dalle parti contendenti (Regina e Maria, sorelle da Cocconato, e Antonio da Grumello) di smetterla di menare in lungo la causa e impone loro di concluderla entro quindici giorni, pena la multa di cento ducati d'oro a vantaggio della Camera ducale.

Marchino de Sancto Nazario ac Ubertino Alivero.
Havemo notitia che in la causa, quale vertisse fra le spectabili madona Regina et madona Maria, sorelle da Coconato, da una parte, et miser Antonio da Grumello, dal'altra, de consentimento et voluntà de ambedoe le parte siti ellecti commissarii et arbitri a sententiare et diffinire la dicta causa et iudicare quanto vole la rasone segondo el iudicio et parere vostro, ma, perché n'è facta relatione da persone fide digne che vuy menati questa causa in longo cum grande spese et incommoda del'una parte et l'altra, volemo et per la presente ve commandiamo debiati fra xv dì proximi a venire, incomenzando dal dì ve serà presentata la presente nostra lettera, excidere et diffinire la dicta causa senza alcuna exceptione, sotto pena de cento ducati d'oro da fir applicadi ala Camera nostra per ciaschaduno de vuy. Data Mediolani, ii martii 1452.