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1037. Francesco Sforza ad Alberto Visconti 1452 marzo 3 Milano

Francesco Sforza ingiunge nuovamente ad Alberto Visconti di restituire a Giovanni e a Gasparino, fratelli Bizzozzeri, quanto ha loro tolto. L'avverte che se avrà a che fare con loro o con altri si astenga di farsi ragione per via privata. Sappia che i detti fratelli si dicono, riavuto quello che è stato loro sottratto, disposti a fare con lui quanto diritto richiede.

[ 173r] Alberto de Vicecomitibus.
De novo se lamentano Zohanne et Gasparrino, fratelli de Bizozero, quamvis te habiamo scripto per la restitutione dele cose loro, dicono, li sono state tolte per ti, non hai però voluto restituire, del che ne pigliamo pur admiratione. De novo te rescrivemo et replicamo, se hai cara la gratia nostra, provedi et servi tal modo che dicti fratelli siano restituiti e facti contenti de quello gli hai tolto o facto tore et, da mò inanti, continereti da simili inconvenienti, li quali multo ne sono exosi, et dispiaceno tanto quanto dire si potesse; et havendo ti cum essi, nì cum altri a fare cossa alchuna, domanda cum la via dela rasone, che non è honesto, nì volemo tollerare che tu, nì altri deli nostri se administrarà rasone di si stesso, vogli fare per tal modo che più non ne sentiamo deli facti toi tali rechiami. Data Mediolani, die tertio martii 1452. Avisandote che li dicti fratelli se offereno, facta la restitutione loro, de stare a rasone cum vuy de quanto gli possa domandare. Data ut supra.