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1082. Francesco Sforza al luogotenente di Lodi 1452 marzo 7 Milano

Francesco Sforza informa il luogotenente di Lodi che Bartolomeo da Verona, circa tre giorni fa, sborsò a frate Giovanni da Corte cento ducati con lettera di cambio, che gli dovevano essere restituiti a Lodi dal lodigiano Marco Longo. Tali denari non ha, però, potuto avere. Stando così le cose, il duca vuole che, trovandosi a Lodi dei beni di detto frate Giovanni, il menzionato Bartolomeo venga soddisfatto.

Locumtenenti civitatis Laude.
Dice Bartholameo da Verona che retrovandosse, già tri anni passati o circa ciò, in Bressa exbursò a frate Iohanne da Corte ducati cento cum littera de cambio, gli dovessero essere restituiti a Laude per Marco Longo, citadino de Laude, cum la quale lettera vene dal dicto Marco et in effectu non ha potuto mai consequire dicti denari. Per la qual cosa te scrivemo et commettemote che, constandote summariamente de questa cosa, et retrovandosse deli beni del dicto frate Iohanne lì in Lode, como dice dicto Bartholameo si retrovano, provedi opportunamente, o per la via dela dicta lettera de cambio, o deli beni chi si ritrovarano, che esso Bartholameo senza dilatione sia satisfacto, che così ne pare iusto et rasonevelo, et fa per modo che dicto Bartholameo dignamente non possa da nuy retornare con querela. Data Mediolani, die vii martii 1452.